Ecuador panorama con estensione alle Isole Galapagos – La Patria del “Buen Vivir”
Chi l’avrebbe mai detto che una dozzina di isole e una quarantina di isolotti sperduti nel Pacifico a mille chilometri dalle coste dell’Ecuador potessero cambiare per sempre la nostra visione della vita sulla Terra. Eppure fu proprio alle Galapagos, dove fece sosta all’inizio del
XIX secolo durante il suo giro del mondo, che il naturalista Charles Darwin scoprì le dinamiche dell’evoluzione delle specie.
Ecco perché questo è un viaggio, oltre che in ambienti di inimmaginabile bellezza, nel cammino della nostra specie verso la scoperta del mondo. Ancora oggi, mettendo piede su queste remote terre, che sono uno dei grandi laboratori della natura, il viaggiatore ha la sensazione di trovarsi di fronte alla sconvolgente apparizione della Terra così come si presentava ai primordi.
L’isolamento ne ha fatto un prezioso scrigno della biodiversità. Il nome stesso dell’arcipelago ricorda in spagnolo le tartarughe terrestri giganti, cui si affiancano l’iguana marina, l’unico sauro marino che vive nutrendosi di alghe, senza dimenticare l’iguana terrestre, i leoni
marini e numerose specie di uccelli, fra cui le sule dalle zampe azzurre, i cormorani atteri e i fringuelli di Darwin.
Ma ogni viaggio alle Galapagos prende le mosse da un altro luogo di folgorante bellezza: l’Ecuador. Chi potrebbe immaginare che in un’area tanto ristretta sorgano enormi vulcani di seimila metri, come il mitico Cotopaxi, il vulcano attivo più alto al mondo, venerato dalle popolazioni indigene ed effigiato nella bandiera dell’Ecuador? A causa della sua posizione equatoriale il Chimborazo, un altro vulcano ecuadoregno, è il punto della Terra più vicino al sole.
Percorreremo insieme la famosa Avenida de los Volcanes, tra Quito e Guayaquil, e potrete dire voi stessi se non sia uno dei luoghi più sconvolgenti del Pianeta.
Poi l’Ecuador propone l’esperienza di alcune fra le città coloniali spagnole meglio conservate al mondo. Perdetevi fra le stradine acciottolate di Quito, la capitale del piccolo Paese sudamericano, con le chiese gesuitiche e le piazze ombrose progettate dai conquistadores. Oandate alla scoperta di Cuenca, delle intatte architetture barocche, delle case storiche con i balconi in ferro battuto, come la Casa de las Posadas e la Casa de los Arcos.
Individuate le cupole blu della Catedral de la Inmaculada Concepción o attraversate sui ponti storici i quattro impetuosi fiumi che attraversano la città: Tomebamba, Yanuncay, Tarqui e Machangara. Lasciatevi incantare da Riobamba, «la sultana delle Ande», al centro di alcuni dei paesaggi più grandiosi delle Ande. Insomma, lo prendiate dalla parte della natura o dalla parte della cultura, l’incanto dell’Ecuador non finisce mai.